Ecco una bella e panoramica escursione da Pescegallo al lago di Trona: ve la raccontiamo!
Indice:
Dove si trova Pescegallo e come arrivare
Pescegallo è una frazione di Gerola Alta in Val Gerola, posta a 1450 metri sulle Alpi Orobie ed è collegata alla Val Brembana tramite il Passo Salmurano.
Se provenite da Milano e Brianza prendete la Strada Statale 36 del lago di Como e dello Spluga fino al bivio tra la Valtellina e la Valchiavenna; tenete quindi la sinistra per prendere la SS 38 fino a Morbegno.
A questo punto imboccate la Statale della Val Gerola e percorretela fino al termine: Pescegallo si trova, infatti, in cima alla valle.
Potete lasciare l’auto nei parcheggi che si trovano prima degli impianti di risalita.
La partenza dell’escursione da Pescegallo al Lago di Trona
Passati gli impianti di risalita si trovano diverse paline segnavia che indicano i vari trekking; l‘escursione da Pescegallo al lago di Trona la raccomandiamo a chi è abbastanza allenato e non ha con sè bambini piccoli.
Da palina la destinazione è indicata a un’ora e 40 minuti, ma solo gli “stambecchi” riusciranno ad arrivarci in così breve tempo!
Mettete, invece, in conto di impiegarci ben più tempo, con le soste per ammirare le meraviglie che ci regala la natura e per riprendere fiato.
La salita sul sentiero 148 parte già impegnativa nel bosco di conifere: prestate attenzione a radici e pietroni che sono davvero traditori.
Noi abbiamo affrontato questo trekking in una giornata post temporali ed il fondo era parecchio scivoloso, sia alla mattina salendo che al ritorno nel tardo pomeriggio.
Usciti dal bosco il sentiero diventa più impegnativo sui sassi e prosegue a tornanti; si continua a seguire i bolli su sassi ed alberi, incrociando il primo dei tanti ruscelli e cascatelle che incontreremo durante l’escursione.
Voltatevi a questo punto ad ammirare il panorama che si apre sulle vette circostanti: è davvero favoloso!
La salita riprende quindi tosta, fino a scorgere la diga col lago sottostante, che colpisce per il suo colore acceso.
Diga di Trona: lavori in corso
A causa dei lavori alla diga, posta a 850 metri sul livello del mare (e segnalati con un cartello poco prima), il passaggio ai pedoni è stato chiuso.
Abbiamo quindi dovuto seguire la deviazione a valle e risalire il versante opposto, seguendo per il Lago Inferno e tutto ciò è costato un piccolo allungamento del percorso.
Abbiamo infatti deciso di proseguire l’escursione verso il Lago dell’Inferno ed il Rifugio Falc.
Non siamo però arrivati a questa meta, perché occorre un ottimo allenamento ed alle 13 stavamo ancora percorrendo la strepitosa Valle dell’Inferno, mancando 40 minuti (da segnavia) al Falc.
Se invece non volete proseguire (l’ultima parte dell’ascesa è davvero impegnativa) giungete almeno fin qui; nostro figlio di 8 anni e la cuginetta si sono divertiti a giocare con l’acqua del torrente.
Inoltre abbiamo potuto osservare da vicino alcuni cavalli pascolare liberi.
Il rientro
Il rientro avviene quindi sul medesimo sentiero, sempre che non si decida di proseguire e completare il Giro dei laghi (Trona, Inferno, Rotondo e Zancone), ma è davvero per super allenati.
Altre escursioni da Pescegallo
Oltre all’escursione da Pescegallo al Lago di Trona si possono fare altre passeggiate con la medesima partenza:
– al lago di Pescegallo
-al bacino di Tronella
– al lago Zancone
– al Lago Rotondo
-al Pizzo dei Tre Signori (impegnativa, così come quella al lago di Sasso)
– al lago dei Piazzotti
– alla Valle della Pietra.
Se avete con voi bambini piccoli, o non ancora provetti camminatori, vi suggeriamo di prendere la seggiovia ed arrivare al Rifugio Salmurano; da lì in circa un’ora si arriva al lago di Pescegallo con un piccolo dislivello.
In questo caso verificate l’apertura degli impianti delle Funivie Pescegallo e Val Gerola preventivamente.
Un’altra valle molto carina da esplorare, non molto lontano da qui, è la Val di Mello, la conoscete? Ve ne abbiamo parlato qui.
Curiosità
A Gerola Alta ha sede il Consorzio del Bitto e sede del Centro del Bitto storico, con sala degustazione e shop del celebre formaggio.
Infatti assieme ad Albaredo per San Marco e pochi altri paesi delle Orobie Valtellinesi qui si trova la storica produzione di questo prodotto caseario DOP.
Monica