trekking all'Abbazia di San Pietro al Monte da Civate

All’Abbazia di San Pietro al Monte da Civate

Passeggiata all'Abbazia di San Pietro al Monte da Civate
Panorama da San Pietro al Monte

Trekking semplice all’Abbazia di San Pietro al Monte da Civate: ecco tutte le info per questa passeggiata nel lecchese.

Raggiungere questo complesso benedettino è un’esperienza di cammino che coniuga le bellezze artistiche e religiose al piacere di stare nella natura; vi raccontiamo in questo post la nostra ascesa all’abbazia, descrivendovi pro e contro di questa semplice escursione.

Come arrivare a Civate e dove parcheggiare

Civate si trova a circa 10 minuti da Lecco e si raggiunge in auto:

-da Milano percorrendo la SS36 con uscita Civate

-da Como SS342 fino a Tavernerio poi direzione Suello/ Civate

-da Colico SS36 uscita Civate dopo il tunnel.

Inoltre è possibile giungere a questa località in treno, data la presenza della stazione ferroviaria a breve distanza dal centro del paese.

Il parcheggio può essere la nota dolente di questa escursione: infatti, nelle giornate di maggiore afflusso, potreste trovare i posti già occupati.

Il principale parcheggio utile alla partenza del sentiero è quello in via del Pozzo, in frazione omonima; noi lo abbiamo trovato full, così come quelli nelle vie adiacenti.

A questo punto abbiamo deciso di spostarci verso l’altro punto d’accesso del sentiero (i due confluiscono più avanti) e recarci in via Baselone, dove si trova il parcheggio degli autobus, segnalato come P1, e qualche posto auto.

Abbiamo allungato in questo modo l’itinerario, è vero, ma non avevamo altre alternative!

Seguendo le indicazioni delle cartelloni illustrativi, abbiamo affrontato la salita su strada asfaltata per dirigerci poi verso l’Hostaria da Edo e la Valle dell’Oro, punto d’inizio del sentiero.

Qui sullo sterrato potreste essere fortunati e trovare alcuni spazi per parcheggiare l’auto.

Passeggiata all’Abbazia di San Pietro al Monte da Civate

Dalla Valle dell’Oro si prende il sentiero numero 10, guadando il torrente Oro, che ora è in secca e si inizia la passeggiata nel bosco su sentiero sterrato.

Al primo bivio tenere la destra come segnalato sui sassi, così come al secondo va lasciata sulla sinistra la cappellina con la Madonna.

Inizia qui il ciotolato in salita, che ci accompagnerà fino alla meta, senza mai spianare.

Anche se la pendenza non è mai eccessiva ed in totale in dislivello è davvero esiguo (circa 300 metri), sconsigliamo di intraprendere il percorso da chi non ha mai frequentato la montagna e da bambini piccoli.

In quest’ultimo caso potrebbe essere utile un marsupio o uno zaino porta bebè, ma assolutamente improponibile l’uso del passeggino, poichè il tratto finale è costituito da gradoni.

Sulla salita si incontrano alcune casote, ovvero degli edifici costruiti in pietra a secco tipici di questa zona; esse avevano scopo agricolo o di riparo per i contadini.

Casota, tipica costruzione contadina
La Casota

I sentiero ben presto si compone da gradoni in sasso, a volte scivolosi, che nel lungo andare potrebbero “spezzare” un po’ il fiato.

Nell’ultima parte del percorso si possono osservare nel bosco alcune sculture di legno che raffigurano degli animali ed in breve si guadagna l‘arco d’ingresso al complesso benedettino, con inciso il motto “Ora et labora”.

Dopo circa un’ora di camminata giungiamo all’Abbazia, dove è possibile fermarsi per un picnic o per far giocare i bambini nel pratone adiacente.

trekking all'Abbazia di San Pietro al Monte da Civate
L’Abbazia

La leggenda e la visita del complesso benedettino

Il complesso benedettino è costruito in stile romanico e risale al XI secolo; attualmente non risiedono più i monaci al suo interno.

Esso si compone di tre edifici: la Basilica intitolata a San Pietro, l’oratorio di San Benedetto, che è la prima costruzione che si incontra a salire ed il monastero, di cui rimangono delle rovine.
La leggenda narra che il re longobardo Desiderio costruì un monastero come ringraziamento per la miracolosa guarigione dell’occhio del figlio, grazie alle acque di una fonte dei dintorni.

Da allora il monastero ha vissuto diverse ricostruzioni nel secolo IX e poi tra il X ed XI secolo, trasformandosi nell’architettura romanica che si può visitare ora.

La visita (della durata di circa 30 minuti) è possibile solo con guida e con prenotazione obbligatoria fatta almeno una settimana prima, per gruppi di massimo 12 persone, muniti di green pass rafforzato e mascherina FFP2.

Per info e prenotazioni cliccate qui .

Oratorio di San Benedetto
Oratorio di San Benedetto

Cosa fare oltre alla visita all’Abbazia

Dopo aver ammirato lo splendido panorama sul lago di Annone, il Monte Cornizzolo, il Corno Birone, il Monte Barro ed il Resegone, abbiamo proseguito oltre.

Proseguendo oltre l’Abbazia si incontra un serpentone scolpito nel legno ed un piccolo altare sempre in legno; inoltre le paline segnavia indicano i sentieri per raggiungere la vetta del Monte Cornizzolo e San Tomaso.

Quest’ultimo si raggiunge attraverso il sentiero Luisin, che arriva in località Taja Sass e poi alla Piana di San Tomaso.

Noi siamo già saliti sul Cornizzolo lungo il sentiero che parte da Eupilio, mentre a San Tomaso siamo giunti tramite il sentiero numero 3 che confluisce nell’Anello delle Casote da Valmadrera.

Abbiamo quindi optato per camminare ancora un pochino, seguendo le indicazioni per la “Val de la porta”, che parte pianeggiante nel bosco; in breve si raggiunge il torrente Toscio che, con una cascatella, forma una pozza di colore verde smeraldo.

Accanto si trova un tavolo da pic nic, per una sosta rifrescante; proseguendo poi il sentiero sale su roccette ed a questo punto, dato che l’ora era quella del tardo pomeriggio, non abbiamo voluto proseguire oltre.

Rientrati verso l’Abbazia era quindi tempo di ridiscendere verso Civate; per non ritornare sui propri passi abbiamo imboccato il sentiero 15 che porta ad un belvedere con vista spettacolare sul lago di Annone (per noi ormai al tramonto).

Ritornati indietro brevemente abbiamo preso la deviazione che ci ha portato sul sentiero percorso all’andata.

Panorama dal Belvedere
Il lago di Pusiano visto dal Belvedere

Consigli utili per l’escursione all’Abbazia di San Pietro al Monte da Civate

-Non sottovalutate il percorso, abbiamo incontrato sul sentiero persone in difficoltà che sono tornate indietro; occorre essere un minimo avvezzi alle passeggiate in montagna

-Adottate un abbigliamento consono ad un sentiero; indossate scarponi e vestitevi in modo adeguato, no a cappotti o borsette a mano, meglio capi sportivi

-Attenzione che in alcuni tratti i sassi sono scivolosi

-Portate con voi acqua e cibo, sul sentiero ed all’Abbazia non troverete ristori

-A San Pietro al Monte troverete i servizi igienici.

Speriamo di avervi dato tutte le indicazioni per l’escursione semplice all’Abbazia di San Pietro al Monte; se avete dubbi o ulteriori consigli lasciateli nel box commenti.

Monica

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2 pensieri su “All’Abbazia di San Pietro al Monte da Civate”

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