San Nicolò si celebra il 6 Dicembre.
Per me si tratta di una festività a cui sono particolarmente legata, poichè, avendo compiuto gli studi a Lecco, ne ho sempre festeggiato il Santo Patrono.
A San Nicolò è dedicata la Basilica che si trova nel centro storico vicino al Lungolago, famosa per la torre campanaria in stile neogotico chiamata “Matitone” alto 96 metri.
Una statua dorata del Santo è posta nel lago a protezione dei pescatori e marinai a Punta Maddalena,nella zona più esposta di Lecco.
Indice:
La storia di San Nicolò
Nicolò (o Nicola) nacque in una nobile famiglia del Medio Oriente e divenne presto sacerdote e vescovo.
Molti sono gli avvenimenti della sua vita che furono tramandati , fra cui diversi miracoli.
Morì il 6 Dicembre e le sue spoglie furono trafugate da alcuni marinai che le portarono a Bari, di cui ne è Patrono.
La leggenda di San Nicolò
Si tramanda che dalla leggenda di San Nicolò che regalò a tre fanciulle povere la dote per potersi sposare nasce il mito di Babbo Natale che porta i doni ai bambini bravi.
Si narra ,infatti, che dopo questo episodio nei paesi nordici la notte del 5 Dicembre Santa Klaus porti i regali in groppa al suo cavallino.
Le tradizioni di San Nicolò in Italia
San Nicolò (o S.Nicola) viene festeggiato diversamente in varie zone d’Italia.
Ad esempio a Rieti ,durante questa ricorrenza,avviene la distribuzione del pane benedetto;
a L’Aquila la tradizione di San Nicolò di fonde con col culto dei morti: infatti i bambini bussano alle porte chiedendo “il pane di S.Nicola” .
Il festeggiamento più famoso e originale si tiene a Ortisei in Val Gardena, celebre poichè dopo il tramonto San Nicolò percorre le vie del paese accompagnato dagli angeli e dal servitore.
Alla sfilata partecipano anche i diavoli, detti Krampus, che indossano pellicce e maschere spaventose alla ricerca di bimbi “cattivi”.
San Nicolò e la tradizione della mela a Lecco
A Lecco la tradizione racconta di tre bambini poveri che ricevettero in dono da San Nicolò tre mele.
Durante la notte del 5 Dicembre i frutti diventarono d’oro e salvarono la famiglia dalla miseria.
Così a Lecco i bambini aspettano ,durante questa festività,la “mela di San Nicolò” , cioè una mela decorata con le sembianze del Santo.
Ecco come realizzare la “mela di San Nicolò” coi bambini:
-attaccare una mela rossa ad una noce (oppure un mandarino piccolo) con un goccio di colla a caldo;
-decorare la noce con un pennarello indelebile disegnando il volto di San Nicolò;
-attaccare dell’ovatta per dare l’effetto di barba e capelli ;
-con del cartoncino rosso realizzare un cono della giusta dimensione che rappresenti la mitra del Santo.
Carino, vero?
Bellissimo conoscere queste tradizioni! Quella delle mele proprio non la sapevo! Siamo ancora in tempo per aspettare s.nicola?
Fra qualche giorno arriva S.Nicolò e prepareremo la nostra mela?
Non conoscevo nessuna leggenda/tradizione, ma firse riusciamo per le mele quest’anno!!
Bella, vero? Mi ha sempre incuriosita
Non conoscevo assolutamente questa tradizione!! Quindi sarebbe domani! Mi piace scoprire queste tradizioni
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Non lo conoscevo affatto! In Lombardia ci sono un sacco di belle tradizioni popolari!
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Bellissima questa tradizione!! Non la conoscevo!! Quando sarà il momento devo assolutamente ricordarmi ?
Molto bella questa tradizione! Noi domani partiamo ed andiamo a vedere i Krampus in val pusteria!!!