La festa della Giubiana, antica tradizione popolare

In Brianza, così come in altre zone della Lombardia e del nord Italia, l’ultimo giovedì di gennaio ricorre la Festa della Giubiana.

La Festa della Giubiana: la leggenda

Durante questa giornata sono diverse le tradizioni popolari che vengono rispettate fin dall’antichità.

Le origini di questa festa contadina risalgono addirittura ad epoca precristiana e si dice, infatti, che il nome Giubiana derivi dal Dio Giove.

La leggenda narra che la Giubiana, rappresentata come una vecchina o una strega, vivesse nei boschi e si divertisse a far spaventare spaventare i bambini.

Una mamma, stanca di questa situazione, l’ultimo giovedì di gennaio le tese un tranello.

Notte tempo cucinò un ottimo risotto con la luganega (fatto come da tradizione con zafferano e salsiccia) e lo mise sul davanzale della finestra di casa; il suo allettante profumo attirò la Giubiana affamata.

Portato il pentolone nel bosco la Giubiana, intenta a divorare questa prelibatezza, non si accorse che il sole stava sorgendo; così  i raggi la bruciarono ed essa venne polverizzata dal calore.

fantoccio della giubiana
Il fanatoccio della Giubiana

La tradizione della Festa della Giubiana

A questa antica leggenda risalgono i simboli della tradizione della Festa della Giubiana: ogni ultimo giovedì di gennaio non può mancare sulle nostre tavole il risotto con la luganega,magari accompagnato da un ottimo vin brulè.

Ogni brianzolo sa quanto è squisito questo nostro piatto tipico!

Ecco la ricetta (ingredienti per 4 persone):

  • 280 g riso Carnaroli
  • 30 g scalogno
  • 160 g Luganega (tipica salsiccia di Monza)
  • 30 g burro chiarificato
  • 80 g Parmigiano Reggiano
  • 1/2 l di brodo vegetale
  • q.b. sale

Sgranate la salsiccia dal budello e preparate del brodo vegetale caldo.

In una pentola antiaderente ben riscaldata versate il riso e tostatelo a fiamma media.

Appena sarà tostato, bagnate con il brodo e aggiungete lo scalogno affettato sottilmente, la luganega sgranata.

Cuocete, mescolando di tanto in tanto per evitare che il riso si attacchi alla pentola, fino al livello di cottura desiderata.

Al termine della cottura, spegnete la fiamma, e mantecate il riso con il parmigiano e il burro.

Ricetta tratta dal Blog www.nonnapaperina.it

Festa della Giubiana: magiare il risotto con la luganega
Risotto con la luganega

Inoltre, come da tradizione, il giorno della festa della Giubiana viene acceso il falò propiziatorio, per bruciare il fantoccio della Giubiana con le immancabili  calze rosse.

Il fuoco, da sempre simbolo di rinnovamento, porta via le paure e ci fa abbandonare il vecchio per il nuovo.

Filastrocche e poesie popolari della Festa della Giubiana

Ogni paese per la festa della Giubiana ha la sua filastrocca ricorrente.

Ecco quella che si racconta nel nostro paese:

LA GIUBIANA DE BIASON
FA STREMÌ ANCA’L ME ‘OM
LA CUR DE CHI LA CUR DE LA’
CUI CALZETT ROSS LA SALTA I FOSS.
MA A LA NOC LA VEGN CIAPADA
E IN DEL FOC BRUSADA!

Questa invece è una poesia brianzola:

La Giubiana e’l Gianè
van in lecc cun frecc i pè,
quand el suna mezanot
hien su a mangia ul risot.
La Giubiana la va a spass,
tuta bruta cui margasc
Tuta la gent la ga va a drè
chi pica i padei chi pica i pè.
E quand la riva in piaza gronda
tut ga fan festa grande.
E per finila in alegria
briisan lè e la stregoneria.

A questo link trovate gli eventi per la Festa della Giubiana 2020

Festa della Giubiana
Falò della Giubiana a Seregno,
Foto tratta da Monzatoday.it

Conoscevate la storia della Giubiana?

E l’antico rito del falò?

Vi abbiamo anche raccontato le tradizioni dell’Epifania in Brianza

Monica

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3 pensieri su “La festa della Giubiana, antica tradizione popolare”

  1. Bellissimo ricordo da bambina a pochi anni fa..
    Un po’ di nostalgia.. Spero proprio possa ritornare per farci ritrovare davanti a un bel falo’
    Grazie….

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