Ai “funghi di terra” coi bambini – Rezzago -(CO)

Una bella passeggiata in Lombardia coi bambini?

Oggi siamo stati a Rezzago (CO) a cercare i “funghi di terra“, incuriositi da un articolo degli Exploratori della Domenica.

I “funghi di terra” sono delle architetture naturali, dette piramidi di erosione, composte da colonne di terra che sorgono dal terreno; essi hanno alla sommità un “cappello” costituito da un masso che fa sembrare queste formazioni dei veri e propri funghi.

Abbiamo così invogliato i bambini (Luca e la cuginetta) in questa passeggiata a cercare i funghi giganti e si sono parecchio divertiti.

Ai “funghi di terra” coi bambini: dove si trovano

I “funghi di terra” si trovano nel comune di Rezzago (CO),nel territorio del Triangolo Lariano.

Da Milano e Brianza in auto si prende la SS36 e si esce a Erba (CO), proseguendo fino a Canzo; da lì in pochi km in salita si giunge all’abitato di Rezzago, impiegando poco più di un’ora dal capoluogo lombardo.

Ai “funghi di terra” coi bambini: il percorso

Siamo giunti a Rezzago intorno alle 11 ed abbiamo cercato parcheggio; la partenza dell’escursione ai “funghi di terra” si trova nei pressi del Municipio ed abbiamo posteggiato poco più avanti.

Seguendo le indicazioni abbiamo percorso la via che si snoda nel centro di Rezzago, fino ad arrivare alla “Fontana dell’Acqua Bona”.

Qui il bivio che inizia/conclude il percorso ad anello.

Decidiamo di percorrerlo in senso antiorario e prendiamo la strada asfaltata che sale, seguendo le indicazioni per l’Agriturismo Cascina Enco.

Il sentiero prosegue poi in costa abbastanza pianeggiante sullo sterrato.

Si cammina quindi sino a superare un ponticello e lì ci fermiamo per far giocare un po’ i bambini al torrente e per pranzare su un grosso tavolo di legno.

La strada qui sale ancora abbastanza in pendenza per qualche tornante e spiana quando si giunge al Castagneto di Enco; poco più avanti si arriva all’Agriturismo omonimo, dopo ci riposiamo nei prati adiacenti prima di riprendere il cammino.

Ritornati di poco sui nostri passi si imbocca il sentiero indicato a destra, dove, dopo pochi metri, si giunge al Belvedere che domina la vallata.

Scendendo alla sinistra di questo, attraverso un percorso a gradini con corrimano in legno, giungiamo al cospetto del primo fungo.

Riportandosi sulla destra si prosegue in leggera salita fino ad arrivare al secondo fungo.

E’ possibile vedere lì accanto una nuova formazione che sta uscendo dalla roccia, ma ancora parzialmente inglobata.

I pannelli con le spiegazioni ci informano che ci vorrà ancora qualche decennio prima che il fenomeno erosivo lo porti completamente alla luce.

Tornati indietro percorriamo la “Valle dei morti” fino ad una chiesetta, detta Madonna dei Morti, adiacente ad un gigantesco masso erratico.

Qui si trovano delle panchine e di nuovo il torrente Rezzago, dove ci siamo fermati per la merenda.

Riprendendo il percorso in leggera salita si giunge al bivio dove abbiamo iniziato il percorso ad anello (circa 6 km in piano).

Ai “funghi di terra” coi bambini: i nostri consigli

• La partenza del percorso si trova a circa 700 metri; noi siamo stati ai “funghi di terra” a fine Marzo e nelle zone in ombra, nonostante i 22°C, l’arietta fresca si faceva sentire.
• Consigliamo, inoltre, di indossare gli scarponcini da montagna, poichè alcune zone presentano terreno scivoloso.
• Sul percorso si trovano diverse fontanelle per l’acqua potabile, ad eccezione della parte nel bosco.
• Sono presenti anche numerose aree di sosta per il pranzo al sacco (la più grande prima dell’ingresso al Castagneto Enco) .

Nel caso non vogliate portarvi il pranzo da casa, ci si può rifocillare all’Agriturismo Cascina Enco o alla Trattoria Belvedere, che si trova ad inizio/fine del percorso ad anello.

La durata della passeggiata è di circa due ore, noi coi bambini ce la siamo presa comoda e siamo arrivati all’auto alle 17,30.

 

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