Il Tracciolino coi bambini: la Decauville della Valchiavenna

Da tempo avevamo in mente di portare Luchino sul sentiero detto Tracciolino che ripercorre un tratto della “Decauville”, cioè la vecchia ferrovia; il papà lo aveva già percorso anni fa in mountain bike e da tempo ne tesseva le lodi.

Decidiamo di partire di prima mattina in direzione Valchiavenna, trovando fortunatamente poco traffico.

Come raggiungere il sentiero del Tracciolino

Da Monza prendiamo la SS36 ed arriviamo in meno di un’ora a Verceia (SO) sul Lago di Mezzola.

Facciamo quindi tappa al Bar “Val di Ratt” in Via Nazionale (lungo la strada principale che sale in Valchiavenna) per acquistare il ticket giornaliero.

Al costo di 5 euro esso permette il transito e la sosta sulla strada che conduce all’imbocco del  sentiero.

Superato poi il ponte in cemento si svolta a destra (si trova un cartello giallo con l’indicazione “Val di Ratt”) sulla Via Sert e si inizia a salire verso la parte alta di Verceia.

La strada è asfaltata inizialmente, ma dopo pochi km incontriamo una rampa cementata e subito dopo parte lo sterrato; per noi che abbiamo una station wagon bassa è impossibile praticarlo (fondo sconnesso con diversi avvallamenti ).

Dopo un paio di tornanti decidiamo di parcheggiare l’auto al ciglio della strada e salire a piedi.

La distanza da affrontare non è poca per arrivare al sentiero, ma non abbiamo alternative; incontriamo a metà percorso una piccola radura in località San Ciucc, con un parcheggio sulla sinistra e una cappelletta con zona pic nic e fontanella.

Dopo qualche minuto di mulattiera giungiamo allo spiazzo di manovra di fine parcheggio, dove è possibile lasciare l’auto agevolmente.

Ci troviamo a 920 mt di altitudine iniziamo a scorgere i binari del “Tracciolino” la ferrovia costruita negli Anni 30 che congiunge due dighe, quella di Codera e quella della Val di Ratt.

Le ferrovie Decauville sono ferrovie a scarto ridotto con binari prefabbricati per essere montati e smontati velocemente.

Sono usati per il trasporto merci di materiali come minerali, legno,torba e sabbia. (…)

Le ferrovie Decauville hanno avuto un utilizzo esteso nel primo 900, poi sono andate in disuso. (Fonte)

Il tracciato del sentiero del Tracciolino copre una lunghezza di circa 12 km, ma non sono tutti percorribili a causa di una frana in Val Coldera.

Il percorso del Tracciolino coi bambini

Seguiamo quindi le indicazioni per San Giorgio, un paesino posto a 2 ore e mezza di cammino.

Si tratta di una passeggiata sostanzialmente pianeggiante fino all’imbocco della discesa (inizialmente ripida) per il piccolo borgo.

Dopo un breve tratto incontriamo la casa dei guardiani e ci fermiamo per la foto di rito sulla “bicicletta” da binari, il primo scambio  e la stazione di partenza della teleferica, un impianto a fune per il trasporto di oggetti e materiali.

Bicicletta da binari

Il panorama che si apre dopo qualche minuto di cammino è davvero spettacolare; in fondo a sinistra si vede la punta nord del Lago di Como, il Pian di Spagna, il Lago di Mezzola e l’inizio della Valchiavenna.

Panorama dal sentiero del Tracciolino

Dopo il tratto iniziale lungo i binari della Decauville si giunge alla prima galleria: 314 mt scavati nella roccia viva ed l’unica con illuminazione artificiale completamente funzionante (nelle altre abbiamo utilizzato le nostre torce).

Le spiegazioni su come hanno fatto a costruirla si sprecano (coi bambini bisogna partire sempre preparati) e neanche a dirlo il leitmotiv di tutta la passeggiata sarà la storia del trenino fantasma di Scooby Doo.

Proseguiamo scattando foto ad ogni passo, dato che impossibile non rimanere affascinati trovando sulla via ponti di ferro, binari morti, punti panoramici e gallerie.

Ponte di ferro al Sentiero del Tracciolino
Binari del Tracciolino in un punto panoramico

Ad un tratto si abbandona il percorso della ferrovia (che prosegue all’interno di una galleria chiusa) ed il sentiero porta in direzione Val Codera, fra rocce e strapiombi da brividi (ma sempre con parapetto di protezione)!

Visita all’abitato di San Giorgio

Dopo circa 20 minuti di marcia il sentiero si biforca e prendiamo la via che prosegue verso il borgo di San Giorgio: questo risulta essere l’unico tratto impegnativo del percorso, data la pendenza della prima parte della discesa.

San Giorgio è una vera chicca, si trovano casette di pietra e una chiesina con intorno prati, senza strade ma solo un sentiero che lo attraversa.

Alcune case di San Giorgio

Pranziamo all’ombra di un castagno, che dopo circa mezzora ci servirà come riparo per la pioggia, a causa di una nuvola dispettosa.

Dopo aver riposato e giocato facciamo una passeggiata nel paesino e vediamo l’arrivo della teleferica, la fontana con acqua freschissima ed il falò preparato per festeggiare l’imminente Ferragosto.

Scendiamo per visitare il museo locale, ma purtroppo lo troviamo chiuso.

Iniziamo quindi la via del ritorno con una sosta per vedere il masso avello, che si trova accanto al piccolo cimitero.

I massi avelli sono dei massi erratici nei quali è stato scavato uno spazio che si pensa fosse destinato a tomba per la sepoltura di personaggi importanti di epoca romana.

Ripercorriamo quindi il sentiero a ritroso con una sosta per la merenda sulle panchine poste accanto ad un binario morto davanti ad un punto panoramico notevole.

Rientriamo all’auto ormai alle 19, pronti per un picnic con vista.

Ci fermiamo, infatti, a cenare, in un’area attrezzata vicino al Ponte del Passo a Sorico (CO), sul fiume Mera, luogo di partenza di varie escursioni nella Riserva Naturale del Pian di Spagna.

Consigli utili per l’escursione al Tracciolino coi bambini 

  • Prima di entrare al bar per richiedere il pass munitevi di numero di targa della vostra auto, indispensabile per poter ottenere il permesso.
  • Portate con voi torce e felpe per quando si entra nelle gallerie, il fresco si fa sentire!
  • Indispensabili gli scarponi da trekking; noi ci siamo stati in un giorno successivo a temporali ed abbiamo trovato pozzanghere e fango.

Per ulteriori informazioni sul sentiero del Tracciolino visitate il sito ufficiale del Consorzio Turistico Valchiavenna.

Attenzione: nel 2020 il Sentiero risulta interrotto per una parte; sul sito trovate anche una mappa/planimetria col percorso da effettuare.

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Speriamo di avervi dato le utili informazioni per affrontare il sentiero del Tracciolino coi bambini.

Se avete domande scrivetecele nei commenti e saremo felici di rispondervi.

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16 pensieri su “Il Tracciolino coi bambini: la Decauville della Valchiavenna”

  1. Ciao. Ma se non sono auto.unito e quindi vado in trwno fino a verceaia, poi a pi2di da li fino al tracciolino ne vale la pena? O è molto lunga la strada?

    1. Ciao. É parecchio lunga dalla stazione. Calcola che la strada da percorrere per arrivare all’inizio del sentiero é una bella salita e si puó fare anch’essa in sentiero.

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